Trekking
Easy

Partendo da Piazza Garibaldi (m. 65 s.l.m.) si raggiunge la stazione degli autobus, presso il bar Turista; seguendo le indicazioni della ��Passeggiata del Comboni��, si prosegue lungo le vie Caldogno, Fol e Campaldo fi no all'oleifi cio della Cooperativa Possidenti Oliveti (visitabile da aprile ad ottobre, dal lunedì al sabato, dalle ore 16 alle 18). Si continua poi per la località Tešöl, dove si trova il Centro Missionario Comboniano (h. 0:30), con la casa natale di Daniele Comboni (1831��1881), vescovo missionario limonese, canonizzato da papa Giovanni Paolo II il 17 ottobre 2003, quindi, in salita, fi no a Campaldo (m. 270; h. 0:10 �� h. 0:40) e poi, lungo via Preone, con bella vista sul lago e sull'oliveto; giunti al bivio con la provinciale (h. 0,10 �� h. 0:50), si scende a sinistra, superando il ponticello sul torrente e sfi orando le postazioni della Grande Guerra del Canù prima di prendere, a sinistra, via San Pietro e giungere, lungo un comodo sterrato, all'omonima chiesetta (sec. VIII). Scendendo a destra, lungo via Tovo, in direzione del nuovo Palazzetto dello sport, ci si porta sulla strada Gardesana e si raggiunge il bar Limone (h. 0:20 �� h. 1:10); appena prima della passerella sul torrente San Giovanni, una scala porta sull'argine fi no alla spiaggia, lungo la quale si arriva al piazzale De Gasperi. Percorrendo il lungolago si ritorna in piazza Garibaldi (h. 0:10 �� h. 1:20).
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Medium

Dalco è una località di montagna tra Limone e Tremosine, raggiungibile lungo vari itinerari (da Limone: n. 123 da Campaldo, n. 112 dal Centro Missionario Comboniano, n. 101 e 111 oppure n. 101 e 102 dal piazzale del bar Turista; da Tremosine: n. 109 e 110 dalle Fornaci e Degà, n. 106 e 102 da piazzale Angelini). Partendo dal piazzale del bar Turista si raggiunge la Milanesa e, seguendo il sentiero n. 101, si procede nella Valle del Singol fi no al bivio (m. 325, h. 0:40) con il n. 102, noto come sentiero degli alpini e indicato anche con i segni della Bassa Via del Garda (sentiero Montagnoli), che corre a zig-zag lungo la valle Scaglione. Gradualmente si prende quota fi no ad una selletta (h. 1:10 h. 1:50). Il sentiero n. 102 prosegue a destra, in salita, aggirando le pendici del Corno Nero e puntando verso Corna Vecchia; subito a sinistra si collega invece col sentiero n. 110 che porta alla radura di Dalco (m. 844), con casa ristrutturata e ruderi di una chiesetta, e alle case del Degà (m. 904) (h. 0:20 h. 2:10), circondate da alcuni cedri del Libano. Proseguendo sul n. 109 si può raggiungere il bivio (h. 0:20 h. 2:30) col sentiero n. 123 per Campaldo, e quindi per Limone (h. 1:20 h. 3:50), oppure Fornaci, da dove si può scegliere se continuare per Vesio, Campi e Voltino di Tremosine. Volendo tornare più rapidamente a Limone, dalla chiesetta di Dalco si può percorrere il sentiero n. 112, molto ripido e panoramico che in un'ora porta al Centro Missionario Comboniano, da dove si imbocca Via Campaldo per tornare alla stazione degli autobus.

Dalla stazione degli autobus, sulla Gardesana, di fronte al bar Turista, si procede lungo via Caldogno e si superano le località Molino e Milanesa; oltrepassato il ponticello sul torrente, comincia la mulattiera, contrassegnata con il n. 101, su cui corrono anche gli itinerari dei trekking della Bassa Via del Garda (sentiero Montagnoli) e delle chiesette alpine (Mons. Giovanni Antonioli), lungo la ripida valle del Sìngol. Dopo l'erta del Murél si abbandona la mulattiera e, al bivio (m. 750 s.l.m. �� h. 1:00), si continua a destra, ancora sul n. 101, per ��Baita Bonaventura Segala��. Il sentiero sale prima abbastanza deciso, poi più dolcemente, a zig-zag, tra una fi tta vegetazione; quasi sulla sommità di Cima Mughéra (m. 1161), deviando provvisoriamente a destra per un centinaio di metri, si può arrivare ad un poggio (h. 1:20 �� h. 2:20), da cui si gode uno stupendo panorama su Limone e sul lago. Ritornati sull'itinerario, si arriva alla stradina militare n. 422 del CAI-SAT (h. 0:5 �� h. 2:25) che, a nord, porta verso Passo Rocchetta e, a sud, verso Passo Guìl (m. 1210), dove prende il n. 421; seguendo quest'ultima direzione, dopo alcuni saliscendi, si arriva alla baita Segala (h. 0:35 �� h. 3:00) in località Fortini (m. 1250). Questa baita, eretta nel 1975 dal Gruppo ANA di Limone sul Garda sui ruderi di una costruzione militare della prima guerra mondiale, è un bivacco assai confortevole dove ci si può fermare e rifocillare. Il ritorno a Limone può avvenire lungo altri sentieri, che portano a malga Dalò (h. 0:50 �� h. 3:50), in località Pré (si consigliano i nn. 120-103 lungo Val Piana e i nn. 104-118-103 appena a nord del Dosso della Ravizzola); sempre in discesa lungo il n. 101 si arriva al punto di partenza (h. 0:50 �� h. 4:40).

Dalla stazione degli autobus, presso il bar Turista, si raggiunge, seguendo le indicazioni della ��Passeggiata del Comboni��, la località Tešöl (si veda l'Itinerario n. 1 �� h. 0:30). Dall'oliveto del Centro Missionario Comboniano si sale il ripidissimo sentiero n. 112 lungo le pendici del Monte Preàls (m. 881), con ampia veduta su Limone e sul lago. Raggiunta la selletta (h. 1:30 �� h. 2:00), si scende a sinistra verso la chiesetta di Dalco (h. 0:10 �� h. 2:10), da dove si prende in direzione nord il n. 110 per proseguire sul n. 102 (tratto della Bassa Via del Garda) che, risalito il bosco prima molto dolcemente, poi in modo sempre più deciso, si incrocia a sinistra con il n. 109 (h. 0:40 �� h. 2:50), aggirando dall'alto la conca di Dalco e il Degà. Con il sentiero n. 268, pericoloso in un tratto, si scende sotto la Bocca dei Sospiri per imboccare, a sinistra, il n. 123 (h. 1 �� h. 3:50) che scorre lungo la Val Pura fi no a Campaldo (m. 270; h. 1 �� h. 4:50). Seguendo le vie Preone, Campaldo, Fol e Caldogno si torna al punto di partenza (h. 0:20 �� h. 5:10).
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Difficult

Si può partire da piazza Garibaldi (vedi l'Itinerario n. 2) o direttamente dalla piazzola adibita a parcheggio all'imbocco nord di via Reamòl, nei pressi dell'albergo Panorama. Da qui, oltrepassata la strada statale, l'indicazione del sentiero n. 122 corre di pari passo con quella della prima parte del Sentiero del sole. Si procede tra pini e cipressi, poi si attraversa il vallone sassoso per immettersi nuovamente nel bosco; giunti sul Dòs dela tèra (h. 1:00), ci si alza rapidamente lungo le pendici del monte Palàer (m. 1078). Il sentiero si fa molto ripido e supera una strettoia dove sono visibili tracce di muri; poi sale con parecchi zig-zag verso due alte punte, arrivando ad un brevissimo tratto pianeggiante �� lungo cui si apre una cavernetta militare �� e ad una postazione di vedetta, molto panoramica (m. 600; h. 1:20 �� h. 2:20). Una brevissima discesa porta nella valle dei Larici, da cui si riprende la salita con un'altra fi tta serie di curve fi no alla selletta di malga Larici (m. 881; h. 0:50 �� h. 3:10); in pochi minuti si può raggiungere Punta Larici (m. 908), da dove si gode un vastissimo panorama sul lago. Con una comoda strada forestale si scende a Pregasina e poi, lungo la caratteristica strada del Ponale, a Riva del Garda (h. 2:20 �� h. 5:30), da dove si può prendere il bus o il battello per Limone; seguendo le indicazioni dell'itinerario n. 422 del CAI-SAT, da malga Larici si sale al passo Rocchetta (m. 1158) e si prosegue verso passo Guìl (h. 2 �� h. 5:10) da cui partono i sentieri per Leano e Prè (n. 421), baita Segala, Passo Bestana e Passo Nota (n. 421), malga Dalò, ai Prè, e Limone (n. 101 o n. 117) (h. 1:40 �� h. 6:50). Data l'esposizione, il sentiero è consigliato ad escursionisti esperti, in primavera ed autunno.

È un percorso escursionistico che, a tappe, unisce Limone a Salò. Il trekking parte dal piazzale del bar Turista e si snoda per il primo tratto sul n. 101 lungo la valle del Singol, poi segue il n. 102 fi no a Dalco (m. 844) e Degà (m. 904; h. 2:10), si innesta sul n. 268 per Fornaci, sale sul crinale del monte Bestone fi no alla vetta (m. 917) per poi scendere sulla via asfaltata nei pressi del ristorante La Baita, aggirare Voltino per via delle Fontane e raggiungere Ustecchio di Tremosine (m. 490; h. 1:50 �� h. 4:00). A Mure, attraversata la provinciale, si va verso la Pozza, dove si trova un piccolo bacino idroelettrico, e si scende lungo una comoda mulattiera in val Brasa, passando per la località Ponti. Sulla stradina asfaltata, segnata col n. 209, si sale a Priezzo, quindi a Musio, Sompriezzo e, sfi orando Secastello, alla selletta di Nevese (m. 752; h. 1:30 �� h. 5:00). Seguendo il sentiero n. 267 si scende prima a Pregasio (m. 478), poi, oltrepassata la chiesetta di San Marco, a Lo e al ponticello in ferro che supera l'orrido della forra del fi ume Tignalga, nei pressi del bacino artifi ciale della piccola centrale di Campione. A questo punto si può scendere a sinistra, attraversando una galleria fi no al lago, oppure immettersi sul sentiero n. 266 (h.1:00 �� h. 6:00) che risale sul versante opposto a Prabione. Da qui si può salire al monte Cas (m. 779) e raggiungere il santuario della Madonna di Monte Castello, oppure proseguire verso Gardola e, col n. 265, Aer, Piovere e Muslone, dove la Bassa Via del Garda tocca altri punti molto panoramici.